Nuvola Creativa Festival delle Arti_Grammelot – MACRO Testaccio La Pelanda Roma

Nuvola Creativa Festival delle Arti
Grammelot – Ovvero della contaminazione iconica

Dal 18 al 20 marzo 2016
MACRO  Testaccio – Spazio FACTORY La Pelanda – Roma

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Grande successo di pubblico per il primo Festival delle Arti “Nuvola Creativa_Grammelot – Ovvero della contaminazione iconica”: dal 18 al 20 marzo 2016, presso il MACRO Testaccio Spazio Factory, sono intervenuti circa 3000 visitatori che hanno avuto la possibilità di assistere a 8 mostre con 90 opere, 20 performance e reading, 13 video e proiezioni di videoart che si sono alternati in un flusso continuo dalle 18 alle 23.

Con la partecipazione di oltre 200 artisti è stato approfondito il tema dell’immigrazione dal punto di vista etico, sociale ed intellettuale, mutuato dalla rappresentazione artistica. L’arte infatti sa parlare al nostro spirito oltre le barriere di lingua, tempo, cultura; unisce origini e storie di luoghi e nazioni, crea un itinerario ideale confrontando identità culturali, amori e passioni oltre ogni limite e confine geografico.

A ritmo incalzante durante i tre giorni si sono susseguite le performance: Afrique di Ismaila Mbaye, accompagnato dai musicisti dei Tribal percussion, che ha coinvolto il pubblico in una performance interattiva; Il primo mattone del tempo alla collaborazione fra i popoli, di Grace Zanotto con Alessandra Camera, Roberto Marsella, Luigi Pignatelli, Erika Prisco, Roberto Paciolla, Angelo Pacifico, Palestine Red Crescent Society, in una rappresentazione delle maschere dei popoli che, dimenticando linee immaginate di confini provvisori, trovano direzioni emozionali di movimenti protesi all’incontro; le due performance degli artisti§innocenti (Petra Arndt, Davide Cortese, Roberta Guerrera, Rita Mandolini, Carlo Massaccesi, Armando Moreschi, Riccardo Marziali, Franco Ottavianelli, Crollo Dacentini, Francesca Saracino, Otto Schmidt), in un varietà obliquo della prima serata e in SocialeOperaCritica dove tutti gli individui si possono scoprire connessi, corrispondenti e corresponsabili; Purpureo sanguine potior di Christian Ciampoli che ha indagato sul rapporto tra storia simbolica dei territori e corpo contemporaneo, in una forma di scambio culturale senza tempo; Esodi di Barbara Lalle e Gianluca Sanguigni con Cathy Marchand e con il Parruccoro diretto dal Maestro Luca Pellegrini, interpretazione intensa che ha rappresentato il dolore nella sua dimensione collettiva, dolore per la separazione dai propri cari, fallimento dell’umanità per le morti innocenti e riscatto che passa solo attraverso il superamento delle difficoltà nell’accoglienza; Flussi, grande dipinto realizzato in pubblico da Michele De Luca che allude al flusso della luce, del tempo, delle idee e dell’umanità; Scusa per piacere grazie di onda bianca, performance con l’uso di argille colorate che simboleggiano le nostre diverse terre d’origine e culture d’appartenenza per co-creare i semi/simboli di una nuova cultura; Gocce di Butterfly, musical che ha raccontato il percorso dell’uomo moderno, prima stretto nella morsa dell’egoismo, poi costretto a scoprire l’orizzonte di bellezza che suscita l’amore; Blù performance di Agnese Viviana Perrella e Luca Amitrano, performance sentita e partecipata tra danza e musica dal vivo.

Durante il dibattito con Alessandro Triulzi, Raffaele Savonardo, Marzia Trovato, Elena de Candia, moderato da Michela Becchis e accompagnato dalle musiche africane di Sékou Diabate, è stata illustrata la problematica della comunicazione della diversità delle culture, che attraverso parole e immagini sembra veicolarsi oggi più in un atteggiamento di rigetto verso l’altro che di apertura e accoglienza.

Tra i video grande interesse hanno suscitato: il documentario Redemption song, vincitore del premio Rai Cinema al Festival Visioni dal Mondo del 2015, per la regia di Cristina Mantis, un viaggio nell’Africa più povera, un inno al riscatto che evoca una schiavitù che non dovrà più tornare in nessuna forma; il film Non perdono di Roberto Marsella e Grace Zanotto che, in una dimensione ibrida tra video art e reportage, racconta il dramma umano vissuto dai cittadini di Taranto e dagli ex lavoratori del polo siderurgico ILVA; Moussa Diary di Emiliano Albensi, un diario digitale di racconti, pensieri, umori e sensazioni di un ragazzo venuto dal Burkina Faso; eMMMMe Porto M. Lampedusa, un film documentario di Lorenzo Sibiriu in collaborazione con Askavusa Collective Lampedusa che racconta l’esibizione degli oggetti dei migranti, con l’obiettivo di de-costruire la rappresentazione mediatica di ciò che avviene lungo il confine europeo; il film-documento La canzone di Rebecca di Roberto Malini che racconta la storia della giovannissima artista Rom, Rebecca Covaciu, presentandone con poesia e senso civile i colori, le luci, la forza d’animo, il sorriso; la web serie Black Reality a cura di SemiVolanti che affronta le problematiche del razzismo, integrazione, convivenza civile.

Hanno integrato il programma i video d’artista: Qui fa caldo di Enrico Pinasv Borriello; EXTRA-HEIMAT di Federico Iris Osmo Tinelli; Saundscape di NONOIA Lab; Di mare in Terra di Daniela Meza Sigala; CHANT di Aryan Ozmaei; Con titolo di Parlnid Prelashi; e i readings: Babelica di Antonella Catini; Pagine di donna di Parisa Nazari e Sarah Zurah Lukanic; Racconti pakistani di Ejaz Ahmad; L’uomo e il serpentedi Valerio Gatto Bonanni.

Oltre 90 opere hanno poi completato il festival, strutturate in 8 mostre tematiche: Sette gocce in terra, sette stanze dedicate a sette artisti guests (Rosella Barretta, Patrizia Di Poce, Antonella Graziano, Loredana Raciti, Eugenio Rattà, Stefania Scala, Marco Veronese); 5 artisti africani della Fondazione Sarenco (Esther Mahlangu, George Lilanga, Kivuthi Mbuno, Maurus M. Malikita, Mikidadi Bush); Capoeira Quilombola, mostra di Agnese Ricchi acccompagnata da un video che mette in risalto i segni infantili rappresentanti la capoeira danzata nel quilombo; il progetto BiancoRossoGreen a cura dell’Associazione Italiana Sommelier, con le opere in tappi di sughero riciclati di Emanuela Barbi, Dino Colangelo e Albino Palamara; Grammelot (Museo temporaneo delle arti con scadenza sul fondo) con Liliana Avvantaggiato, Mariagrazia Borhy, Elena Bonuglia, Antonella Catini, Federica Cecchi, Silvio Corteggiani, Simona Cristofari, Michele De Luca, Simonetta De Santis, Monica Di Brigida, Stefania Di Filippo,  Alexander Luigi Di Meglio, Easypop, Daniela Foschi, Fabrizio Garghetti,  Fabio Pop Gismondi, Valentina Lo Faro, Monika Mecarelli, Marco Marassi, Sandra Naggar, Onda Bianca, Piero Petracci Pamela Pintus, Giacomo Sferlazzo, James Philip Thompson, Willow, Lisa Yachia, Grace Zanotto; Grammelot (The Rainbow) con Giuseppe Amoroso, Anita Artura Agresta, Rolando Attanasio, Giuseppe Barilaro, Barbara Baroncini, Giorgia Cegna, Erika Chiappinelli, Carolina Ciuccio, Antonio Conte, Irene Coppola, Anna e Rosaria Corcione, Giuseppe Corcione, Luisa Corcione, Virginia Dal Magro, Gio’ Di Sera, Gianluca de Bartolo, Marjan Fahimi, Ada Ferrante, Stefano Galli, Golnar, Annalisa Iadicicco, Gianfranco Irlanda, Angelo Lo Torto, Sasi Menale, Aryan Ozmei, Enzo Pagano, Parlnid Prelashi, Viviana Rasulo, Gerardo Rosato, Fabio Schiattarella, Stefania Spanu, Yuri Tosi, Leticia Yoshinaga, Meng Zheng; e la partecipazione artistica di Vighen Avetis, Massimo D’Orta, Alfred Mirashi Milot, Annamaria Volpe.

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Nuvola Creativa – Festival delle arti: “Grammelot – Ovvero della contaminazione iconica”

Aree multidisciplinari: Arti Visive, performances, video e documentari, readings, special guests, incontri, visite guidate e laboratori.
Dal 18 al 20 marzo 2016
MACRO (Museo D’Arte Contemporanea Roma) Testaccio – Spazio FACTORY La Pelanda
P
iazza Orazio Giustiniani, 4 Roma
Progetto: Associazione Neworld
Organizzazione: Associazione Neworld – ecologia e sociale – NWart
Direzione artistica: Antonietta Campilongo
A cura di: Antonietta Campilongo – Collaborazione alla curatela Jada Mucerino
Testi: Collettivo Neworld
Collaborazione tecnica:  Brunella Uva
Degustazioni : Associazione Italiana Sommelier Lazio

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