Adottart 3 all’Esquilino

Adottart 3
A cura di Michela Becchis e Roberta Melasecca
testi di Michela Becchis
con il patrocinio del Municipio Roma I Centro

13 aprile 2019 ore 16.00 – Rione Esquilino Roma

Con la primavera torna Adottart, la bella stagione artistica dell’Esquilino, a cura, questa volta, di Michela Becchis e di Roberta Melasecca con i testi di Michela Becchis e il patrocinio del Municipio Roma I Centro. Nata da una idea di Franco Cencie promossa dall’Associazione Arco di Gallieno, la manifestazione è un reciproco adottarsi tra artisti e botteghe. “Bottega” significa ripostiglio, luogo destinato a riporvi oggetti di ogni sorta per farvi negozio, ma è anche, dal Medioevo in poi, lo studio di artisti affermati, che lavoravano assistiti da aiuti e discepoli. Con Adottart, i due significati si congiungono per invitare tutti a una passeggiata e scoprire artiste e artisti che hanno fatto di una lavanderia, due librerie, una farmacia, un cinema, una boutique, un mobilificio, un laboratorio orafo, una bottega, portando su strada la possibilità di vedere un’opera d’arte congiungersi ad un luogo. Il 13 aprile a partire dalle 16 e fin verso le 20 comincerà il giro di questa galleria diffusa, come ogni buona galleria ospitale, da scoprire, dove luogo per luogo si troveranno le opere, introdotte dalla curatrice di questa edizione, accompagnate da letture, da piccoli brindisi, conversazioni.

Artisti partecipanti: Fabio Alecci, Navid Azimi Sajadi, Primarosa Cesarini Sforza, Lea Contestabile, Gianluca Esposito, Elizabeth Frolet, Sabina D’Angelosante, Amedeo Longo, Patrizia Molinari

Botteghe e luoghi:Libreria per Bambini “The Little Reader”, Farmacia Longo, Libreria “Pagina 2”, Lavanderia “Luca”, Boutique Sitenne, Mobilificio Grilli, Laboratori orafo “Uno e Plurale”, Spazio “Apollo 11”

Orario tour
h 16.00Patrizia Molinari, Spazio Apollo 11, via N. Bixio 80/A
h 16.30Gianluca Esposito – The Little Reader, via Conte Verde 66
Lettura da “Una Zuppa di Sasso” 
h 17.00Fabio Maria Alecci, Lavanderia Luca, Via Principe Umberto 14
h 17.30Primarosa Cesarini Sforza e Lea Contestabile, Pagina 2, Via Cairoli 63
h 18.00Elisabeth Frolet, SiTenne,  via Petrarca 1 – Buffet
h 18.30Navid Azimi Sajadi, Farmacia Longo,  piazza Vittorio Emanuele 46
h 19.00Sabina D’Angelosante, Arredamenti Grilli, p.zza Vittorio Emanuele 127-128
h 19.30Amedeo Longo, Uno e Plurale, via San Martino ai Monti 47 – Aperitivo

Info: www.adottart.it– 3492605792

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Patrizia Molinari  / Spazio Apollo 11
SPECCHI. Il critico e scrittore Mario Fortunato ha definito i graffi sugli specchi di Patrizia Molinari “tagli dell’anima”. Patrizia Molinari definisce molti dei film che APOLLO 11 programma dei graffi di denuncia sulla superficie di quel che non si vuole vedere. Gli specchi di Molinari sono la negazione dell’immagine ovvia, quella che si è certi di trovare per strada sollevando distrattamente lo sguardo verso una superficie che rimanda la nostra immagine. L’artista si assume quindi il rischio e la responsabilità di offrire all’osservatore un’immagine altra, che non risieda in una consuetudine tutta mentale ma che  ci permetta di guardare con attenzione alla realtà, di fissare lo sguardo sul vero. Quale soprassalto ci coglierebbe se d’improvviso, guardandoci allo specchio ci trovassimo col viso abraso, tagliato, ferito? Quale timore ci prenderebbe in un tempo e in molti luoghi che mal sopportano anche i segni del tempo sui nostri volti? Ecco, è a questo momentaneo turbamento che invitano gli specchi di Molinari e i film di APOLLO 11. Momentaneo perché non è il trauma che queste scelte vanno cercando, ma quei sussulti che aiutano a capire il dolore di una lesione, personale o collettiva, e che come le zolle tettoniche riemergono in apparenti momenti di quiete. Insomma come funziona la coscienza.

Patrizia Molinari | Tel. 064821532 |     patriziamolinari12@gmail.com|  www.patriziamolinari.com

Spazio Apollo 11
Nato oltre quindici anni fa dalla scommessa di un gruppo di amici, l’Apollo 11, ormai è una vera e propria istituzione. Questa associazione infatti è il punto di riferimento per il mondo dei documentari a Roma. La scelta di questa forma di arte così particolare, è avvenuta per colmare un vuoto che c’era nelle varie sale romane, ma anche per omaggiare (la sala infatti è dedicata a lui) un autore che negli anni ’70 ha dato nuovo slancio e vitalità al mondo del documentario, il regista Vittorio De Seta. Venuto alla luce “come associazione no profit”, è stato da subito concepito come “ente per l’aggregazione e mezzo di divulgazione di cultura attraverso le immagini”. La sua è una storia certo non facile, come spesso capita ai posti che provano ad investire nella cultura. Risorto dalle ceneri del ex cinema Apollo, che rischiava la chiusura, è  stato da prima ospitato da una scuola confinante, poi nel 2001 ottenuti i riconoscimenti “ufficiali” ha iniziato la sua avventura. Da quel momento in poi è stata una continua crescita, che ha portato questo centro culturale ad una sorta di “festival permanente”. Due infatti sono gli eventi che caratterizzano l’Apollo 11, il festival “Racconti dal vero”, che ospita documentari da tutto il mondo, oltre a prime visioni d’autore che nelle classiche distribuzioni troverebbero poco spazio; e l’appuntamento annuale di “Festa Romana” rassegna letteraria dedicata ad uno scrittore, in cui appassionati e amanti del “festeggiato” leggono passi delle sue opere.Oggi l’Apollo 11 conta più di 15000 iscritti e ha in progetto di crescere ancora, continuando con le iniziative già ben radicate, ma anche aprendo le proprie porte a eventi musicali (qui è nata l’Orchestra di Piazza Vittorio).Non solo documentari quindi, ma un piccolo paradiso, dove condividere cultura a trecentosessanta gradi. Una splendida scoperta, che speriamo diventi un esempio per Roma.  [Marco Baldari da www.laplatea.it]
Spazio Apollo 11, via Bixio 80/A Tel. 3392674365- 06 7003921  |  www.apollo11.it  |   soci5@apollo11.it

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Gianluca Esposito  / The Little Reader
OMNIA MERENDA SUNT. Una carovana di giocattoli, coboldi, sornione confezioni di biscotti e ciambelle dei Valori entra nella Libreria per bambini The Little Reader. È condotta lì da Gianluca Esposito che gioca sulla disseccata attribuzione di senso del verbo “nutrire”. Da questa parte di mondo associare quel verbo alle bambine e ai bambini significa spesso rimpinzarli di attenzioni idrogenate e zuccheri distratti. Ma basta entrare da The Little Reader, dove peraltro una buona merenda non si nega a nessuno, neanche agli adulti, per capire che nutrire meglio la mente dei più piccoli serve a creare cittadinanza critica, saporita e leggera. Esposito lavora sui sensi multipli e inquieti delle fiabe, sui colori dalle tonalità sgargianti, ma non tossici, con latte recuperate simili a quelle dei giocattoli antichi che venivano passati -come atto di cura- di generazione in generazione, su piccoli calembour fiabeschi per creare lavori che invitano con teatrale grazia a pensare che sotto l’aspetto ludico di un oggetto o di un’azione risiede un valore, buono anche per parlarci, a cui questa realtà sempre troppo veloce o attribuisce una falsa vacuità o preferisce rilegarlo nella irrilevanza: la leggerezza.

Gianluca Esposito   |  Tel. 3493567031  | lincredibile76@gmail.com|  www.facebook.com/esposito2014/

SCHEDA TECNICA
Installazione: ceramica, latta stagnata di recupero, filo metallico e legno

The Little Reader
The little reader è una libreria specializzata in bambini e ragazzi dove potete trovare un’accurata selezione di libri in italiano e in inglese da 0 a 16 anni. Per gli apprendisti lettori sono tanti i servizi (storytime, bookclub, corsi di fumetti) e gli eventi letterari con laboratori. La caffetteria interna offre una scelta di dolci e tи inglesi amati da adulti e bambini. Col tempo mite si puт godere un piacevolissimo cortile interno in tutte le stagioni. Per gli adulti un luogo dove prendersi una pausa dal ritmo cittadino o fermarsi a lavorare in tranquillitа, da soli o in compagnia. Per i bambini un luogo accogliente e stimolante.
The Little Reader, Via Conte Verde, 66  |  Tel 06 8778 4678 | info@thelittlereader.it  | www.thelittlereader.it

h 16.30 
Letture da “Una Zuppa di sasso” di Anais Vaugelade
http://www.babalibri.it/catalogo/libro/una-zuppa-di-sasso 

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Fabio Maria Alecci  /  Lavanderia Luca di Ye Shiliang
I PANNI SPORCHI SI LAVANO IN FAMIGLIA. Un sontuoso abito da principessa attende dentro la Lavanderia Luca. In attesa di essere puliti anche degli indumenti intimi, non si sa se della stessa principessa o di altra, preziosa creatura. Fabio Maria Alecci gioca su uno dei capisaldi della coscienza borghese, che tale resta anche se si riverbera sulla nobiltà: “I panni sporchi si lavano in famiglia”. E una sorta di punizione attende chi non ubbidisce a questo dettato, come ammonisce la tragedia della principessa per antonomasia, Lady D. Come ricorda quel crine, un tempo materia viva e ondeggiante, ora chiuso nella plastica, ridotto al silenzio. Nella plastica si tace. Le macchie, lo smog, il sudore che si depositano sugli abiti che portiamo a pulire costituiscono una sorta di memoria da rifiutare, da cancellare, una volontà di tornare “come nuovi”. E di questa presunzione del tornare come nuovo, nell’abito e nell’habitus, l’artista ci indica tutta l’imperfezione concettuale. La plastica è più di un inerte materiale per Alecci, così come la sua invadenza, che poi è la nostra, è ormai molto di più che residuale per l’intero pianeta ed egli si confronta in solitaria con la sua aggressiva permanenza da molti anni. “La plastica mantiene la sua memoria iniziale” dice, scardinando l’illusione che, una volta recuperata, bagnata di nuovo, scaldata, la si possa trasformare senza una sorta di lotta con una materia che è capace invece di sfidare l’idea di duttilità e ridurre al silenzio ciò che essa circonda. Fabio allora lavora sull’estetica di ciò che resta, cercando di riconquistare all’occhio quel nitore che permette di vedere in trasparenza, con chiarezza. Il nitore del pulito.

Fabio Maria Alecci   |  Tel. 3385056897    |   fabiomalecci@gmail.com  | www.facebook.com/alecci2018/

Lavanderia Luca di Ye Shiliang
Racconta Fabio Maria Alecci: “La famiglia è composta da madre padre e un figlio, non so se ce ne siano altri. Io conosco la madre che si chiama Giulia. Lei, il marito e il figlio portano avanti la lavanderia, che è aperta da 10 anni. Prima ne avevano una a Firenze. Quindi è da  20 anni che sono in Italia. Vengono da una provincia che si chiama Zhejiang. Li ho conosciuti perché porto i panni lì a lavare da quasi un anno. Giulia cuce molto bene, fa riparazioni e modifiche sui vestiti, è una lavanderia molto economica e pulita soprattutto. numero di tel 3270983135..
Lavanderia Luca di Ye Shiliang, Via Principe Umberto, 14  |  Tel 3270983135  
h 17.00

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Primarosa Cesarini Sforza e Lea Contestabile  / Pagina 2
LIBRI. Qui vi stiamo invitando ad aggirarvi nella rarità. A Roma una libreria che cura particolarmente letteratura e saggistica del Medio e Estremo Oriente, cioè una libreria come Pagina 2, è una rarità. Rara la capacità di Andrea e Palmira di capire cosa si cerca in quella libreria e rara è la capacità di due ricerche artistiche di riuscire a compenetrarsi tanto bene da rimanere perfettamente riconoscibili l’una dall’altra eppure indicare un cammino comune. Queste ultime due rarità sono Primarosa Cesarini Sforza e Lea Contestabile. Entrambe lavorano sulla storia e sulle storie, ma facendo slittare il senso su due qualità indispensabili, la fantasia e la memoria. Primarosa è la fantasia, Lea la memoria. Ma l’operosità della memoria, familiare e non, di Lea non procede per slabbrate, distratte e frammentarie pagine come nel racconto dell’età avanzata, piuttosto attraverso un addensarsi di senso, di progetto, di lampi di malinconie e gioia che è più simile alla capacità di costruire e mettere a fuoco della fantasia infantile, che poi è quella che mette in campo Cesarini Sforza. Due straordinarie narratrici per figura, quindi, che però costruiscono le loro opere con la stessa cura e con lo stesso rispetto per lo sguardo che ha Borges quando parla del lettore. Colui che legge, dice lo scrittore argentino, sta salvando il mondo perché è lui solo quello che, nel momento con cui si confronta col testo, riesce a comprendere come questo funziona. Il lettore apre la sua mente ad un altro universo, e grazie a questo comprende il proprio. Contestabile e Cesarini Sforza costruiscono scatole che racchiudono oggetti in forma di narrazione e mondi in forma di libro affinché chi guarda ‘professi passioni’ ed acquisisca conoscenze. Luoghi della meraviglia che diventano luoghi della riflessione.

Prima Rosa Cesarini Sforza |  Tel. 338920081   |  cesarini.sforza@fastwebnet.it

Lea Contestabile   |   Tel. 3934851116   |  lea.contestabile@gmail.com

Pagina 2
La Libreria Pagina 2, segna l’evoluzione di quella che era la libreria Orientalia, si trova nel cuore del rione Esquilino, a pochi metri da piazza Vittorio Emanuele II. Tra i loro scaffali è presente una selezione di narrativa e saggistica relativa al Medio ed all’Estremo Oriente. Ricchissima di libri sul Medioriente e, soprattutto, sull’Asia Orientale. Tra le altre cose tantissima letteratura, poesia, saggistica, libri di testo usati all’università, manuali di preparazione per le certificazioni linguistiche, manuali di calligrafia e anche testi in lingua! La libreria è davvero il paradiso di un orientalista..
Orari di apertura: lun. 15.30 – 19.00
mar/ven 9.30 – 13.00 / 15.30 – 19.00
Pagina 2, Via Cairoli, 63  |  Tel 064464956 | info@libreriapagina2.it  | www.libreriapagina2.it

h 17.30Lettura da libri

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Elisabeth Frolet  / SiTenne
“Il nostro stato perenne è quello dell’osservatore”, dice Elizabeth Frolet. Allora ecco un’artista e un luogo che meglio non potrebbero incontrarsi. La creatività, il colore, la moda che arriva da varie parti del mondo e del tempo che contraddistinguono il vintage scelto da Sitenne accolgono i volti scuri di Frolet che accompagnano anche la sua raccolta di poesie “Le regard est un désir”. Un luogo dove osservare è meravigliarsi, ma anche capirsi, scegliere un abito che diventi carattere, ospita quindi la ricerca di un’artista che spazia per il mondo, dal Madagascar al Giappone, e per il tempo, dal Medioevo a una contemporaneità dove “ci si guarda poco”, dipingendo figure che vogliono conoscere, desiderano essere guardate per guardare e intendere, icone simboliche eseguite a carboncino e pastello, in cui il buio diventa conoscenza. I lavori di Elizabeth racchiudono l’austerità e la leggerezza, in un rapporto tra buio e colore che diventa reciproca esaltazione. Le stoffe colorate e felici che fanno da cornice ai volti ieratici, rimandano a un rapporto ammirato, suggestivo e partecipe con la natura. Ma quelle stoffe sembrano anche saper osservare senza alcuna difficoltà  o distacco l’infinita varietà di tessuti che riempiono il luogo che accoglie questa serie in una sorta di potenziale magico che dall’opera si espande e dialoga con il contesto.

Elisabeth Frolet | alizzarine@gmail.com| 3442933591

SCHEDA TECNICA
“XXXX  | Misure: 70cm X 100cm | Tecnica mista su tela grezza

SiTenne
Sitenne, “l’abbiamo tenuto”, perché qui i capi usati trovano una seconda giovinezza. Più che un secondhand, Sitenne è un consulente di immagine. Un angolo di Esquilino in cui ci si può fermare a lungo e provare capi che spaziano dagli anni ‘20 fino ai ‘90 e comporre inattesi outfit retrò o contemporary vintage. Un magazzino delle idee, dove comprare o noleggiare abbigliamento di qualità sartoriale classico o insolito, abiti da cerimonia o eleganti, e reinventare il proprio stile dal cappello alle scarpe. Sitenne è anche una costumeria dedicata ai creativi o più semplicemente alla perfetta riuscita di un party a tema.
Sitenne Vintage Store, Via Petrarca, 1  |   tel/fax 06 77250991     |    info@sitenne.com  |  www.sitenne.com

h 18.00Buffet

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Navid Azimi Sajadi  / Farmacia Longo
Navid Azimi Sajadi entra nella farmacia Longo e la sua curiosità, la sua ricerca si sentono a casa. Un luogo dove il farmaco non è solo una scatola, ma è conoscenza, ricerca e incrocio e ascolto di culture, ospita un artista che stratifica e ibrida le sue opere con i segni, le tecniche, le suggestioni che ascolta e raccoglie dal mondo. Navid disegna un universo in cui Oriente e Occidente si dispongono come coordinate simboliche per accogliere la rappresentazione di una sapienza che non conosce frontiere. Con l’eleganza aurea di antichi manoscritti crea una apparizione, una sorta di Nostra Signora del Pharmacon contornata da citazioni di erbari della Scuola salernitana che si prestano a decorare il rapporto energetico tra macrocosmo e microcosmo della medicina cinese, dove le immagini della scienza arabo – islamica raccontano di Galeno. Una narrazione che non si raffredda mai dentro una sorta di Enciclopedia medica, ma che mantiene il calore dialogante di una poesia visiva. E poesia è l’abito da Re Magio, così simile ai gentili camici che lavorano poco sotto, che per la cultura occidentale è la figura, la rappresentazione stessa del dono il più prezioso, ma con cui Azimi Sajadi gioca per ricordarci quella divergenza semantica istituitasi tra magi e maghi, sentiti da secoli come due unità lessicali distinte, ma in realtà lì a ricordare come il vero dono coincida  nella scienza e nell’arte.

Navid Azimi Sajadi    |  Tel. 3894739687   |   www.navidazimisajadi.com

Farmacia Longo 
Farmacia Longo è la storica farmacia del quartiere Esquilino di Roma. E’ un punto di riferimento per Salute e Bellezza. I punti di forza sono la passione per il lavoro, l’attenzione verso il cliente, la grande professionalità di tutto lo Staff ed i prezzi sempre competitivi. E’ apertia 365 giorni l’anno per soddisfare al massimo ogni esigenza. Vi trovi un ricco reparto Omeopatia, un Laboratorio Galenico, ampia scelta di Cosmetica e prodotti Farmaceutici. La farmacia è aperta 365 giorni su 365.
Farmacia Longo, Piazza Vittorio Emanuele, 47  |   tel/fax 064440542 – 3496235664     |    farmacialongo@gmail.com  |   www.farmalongo.it

h 18.30

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Sabina D’Angelosante  / Arredamenti Fratelli Grilli
COSE NOSTRE. Un antico negozio di arredamento che ha visto la storia passare sotto i portici di Piazza Vittorio ospita un’opera che Sabina D’Angelosante ha pensato apposta per quel luogo. Per provare a capire questa opera, elegante come quei quadri di fiori che i fiamminghi portarono nella Roma barocca alla metà del ‘600, bisogna provare a entrare nella etimologia di un verbo antico: rappattumare. Sabina gioca, con la serissima allegria che contraddistingue il suo lavoro, con quella “emergenza rifiuti” che sembra cancellare da Piazza Vittorio anche l’importanza di botteghe, attività, lavoro che invece quotidianamente su quella piazza testardamente ci sono. Proprio come il negozio di arredamenti Grilli. Per la sua natura morta, l’artista raccoglie rifiuti e li dispone con grazia, secondo accostamenti cromatici intensi e tonali, ridona loro un senso, annulla il raccapriccio. Ma cosa c’entra allora quella parola? È perché Sabina usa “pattume”? No! Quel verbo, così desueto, deriva in realtà da pactum e letteralmente vuol dire “rimettere insieme una serie di piccoli patti”. Ecco, con la sua variopinta opera, Sabina rimette su strada non quel “pattume” che deriva da altro, ma quei piccoli, giornalieri patti che dovrebbero fare, pezzetto dopo pezzetto, una città riconciliata nell’unico modo umanamente possibile: una riconciliazione imperfetta

Sabina D’Angelosante  | Tel.  3397725866   |  sabina.dangelosante@libero.it

Arredamenti Fratelli Grilli
“Il Signor Giampaolo Grilli racconta con orgoglio di quando, nel lontano 1903, sua nonna, Angelina Grilli, una delle prime donne imprenditrici ha avuto il coraggio e la capacità di aprire un’attività commerciale di arredamento a Piazza Vittorio Emanuele II, cuore dell’Esquilino e centro pulsante della capitale. Da allora l’azienda a conduzione familiare ha continuato a offrire mobili di grande qualità a prezzi convenienti per coloro che vogliono arredare con cura la propria casa, accompagnandoli nella scelta con un servizio professionale e personalizzato. Lo spazio articolato di questo grande negozio ospita mobili di stili diversi per adattarsi alle più varie esigenze. L’accoglienza e la disponibilità di tutti, dal titolare ai collaboratori che seguono tutte le fasi con passione e competenza, agli operai che si prestano a installare i mobili gratuitamente a domicilio, fa sentire chi entra in questo storico mobilificio già un po’ … a casa!”
Arredamenti Fratelli Grilli, Piazza Vittorio Emanuele II, 127/128   | Tel. 064467188  |  arredamenti-fratelli-grilli.business.site   |   FB arredamentifratelligrilli

h 19.00

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Amedeo Longo  / Uno Plurale
IMPRINTING. Contemporaneamente tutti lasciamo impronte e tutti cerchiamo impronte. Da “Plurale” si cerca di lasciare e offrire impronte delle mani operose e questa bottega in cui la parola “artigiano” è ancora preziosa si apre al lavoro di Amedeo Longo che declina con “Imprinting” ciò che è per lui l’impronta. Attraverso le stampe, tecnica di pazienza per eccellenza, e mostrando un rapporto traumatico tra l’impronta che gli alberi lasciano e la violenza con cui viene cercata. E tuttavia per l’artista cercare di possedere una traccia, seppur gesto violento, è un gesto che ha qualcosa di salvifico perché ci reimmette in un cosmo in cui ci pareggiamo, in cui resta una possibilità di ritrovarci accomunati tra esseri viventi, di comprenderci e di racchiuderci. Insomma, abbiamo una possibilità. L’impronta che lascia un albero sradicato è una ferita, una lacerazione e Longo lascia sue impronte di sangue su quegli anelli che ci dicono un’età, ma anche la sfida, il segno certo della fatica di crescere, di resistere. Una resistenza che ci obbliga a guardare un tronco come se vi albergasse sempre e ancora vita. Allora, se è vero che per vedere la traccia che lasciamo e che viene da altri lasciata siamo disposti a compiere atti violenti, perché sotterraneamente consapevoli che nessuna azione umana prescinde dalla stratificazione delle nostre singole storie, e vogliamo cercare in ogni prossimo quei cerchi che fanno un’esistenza, Amedeo ci lascia la speranza che cercando con ostinazione tracce vi sia la possibilità di trovare una sorta di parte indenne, non attaccata da parassiti, veri o metaforici. Una parte salva, non deteriorata, ben disegnata, in cui rimanga ben visibile la coerenza, un po’ come una buona fusione a cera persa.

Amedeo Longo  |  Tel. 3425441175   

Uno e Plurale. 
Dopo la laurea in architettura Maurizio Prenna lavora come designer a Milano. Parallelamente realizza scenografie per il teatro e per la televisione. Nel 1993 si trasferisce  a Roma e apre l’atelier “Uno e Plurale”dove, attraverso una continua sperimentazione, svolge la sua attività artistica.
Uno e Plurale, Via San Martino ai Monti,  47   |   Tel. 3391030983     |    www.maurizioprenna.it  |   info@maurizioprenna.it

h 19.30 
aperitivo finale


 

 

INFO

Adottart 3
a cura di Michela Becchis e Roberta Melasecca
testi di Michela Becchis
promossa dall’Associazione Arco di Gallieno
con il patrocinio del Municipio Roma I Centro

13 aprile 2019 ore 16.00 – Rione Esquilino Roma

 

Adottart
www.adottart.it

Franco Cenci
492605792
info@francocenci.it

Ufficio stampa
Roberta Melasecca
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